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Hip, chic Fulham Road
di Roberta Busnelli
Giorgetti sbarca a Londra, e nel Regno Unito, con il suo primo monobrand, e sceglie la sofisticata e bohémienne Fulham Road, tra South Kensington e Chelsea. L’indirizzo giusto per i brand internazionali di design nella swinging London.Fulham Road, oggi punto di riferimento per il design della capitale inglese, per boutique di moda e librerie di antiquariato, ristoranti gourmet e café trendy frequentati da giovani professionisti e intellettuali, non è sempre stata così ambita. Potremmo dire che si è rifatta il look. Elegantemente incastonata tra Chelsea e Putney, vicino a Sloane Square e Knightsbridge, le sue strade sono fiancheggiate da facciate meravigliose e percorse da macchine ruggenti più belle della Vittoria di Samotracia, parafrasando il “Manifesto del Futurismo” di Filippo Tommaso Marinetti.
Del resto, looking good è la priorità a Fulham. L’arteria principale, Fulham Road – una delle vie dello shopping più lunghe di South Kensington – si estende per quattro chilometri, abbracciando le due municipalità di Hammersmith & Fulham e Kensington & Chelsea, quest’ultima riconosciuta come Borgo Reale dalla Corona britannica per aver dato i natali alla Regina Vittoria.
Di origini medievali – viene menzionata per la prima volta nel 1372 – la “strada da Fulham a Londra” era uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dalle famiglie della high society, che lì avevano la seconda casa. Vicino al centro, ma già countryside, una tentazione irresistibile. Nel Settecento diventa la meta di giocatori d’azzardo, biscazzieri e dissoluti, che si riversano a Fulham per assaggiare piaceri oscuri e proibiti.
Anche i londinesi benestanti accorrono a notte fonda per giocare, bere e tutto il resto. Fulham si rifà il pedigree negli anni Ottanta, quando tutta la zona industriale di Sands End viene abbattuta, e al suo posto vengono costruiti Chelsea Harbour e altri quartieri di lusso.
Sono gli anni Sessanta, però, a decretare la coolness di Fulham Road, soprattutto verso Chelsea e South Kensington, simboli di una Londra esclusiva, colta, illuminata, spregiudicatamente modaiola e anticonformista, come l’intraprendente Mary Quant che da Chelsea lancia nel mondo la moda della minigonna e insieme l’emancipazione femminile. Il distretto Kensigton & Chelsea è tra i più chic ed eleganti di Londra, da sempre: Chelsea ospita il famoso Chelsea Football Club ed è l’indirizzo di residenza di moltissime star e vip del mondo del jet-set, di intellettuali e musicisti bohémien, mentre la più posata e accademica South Kensigton accoglie le firme haute-couture, gallerie di livello mondiale ed eminenti università.
È qui, esattamente al 54-58 di Fulham Road, spartiacque tra South Kensington e Chelsea, che Giorgetti sbarca a Londra, e nel Regno Unito, con l’apertura del suo primo monobrand. Un investimento, in collaborazione con Interni, che sottolinea l’importante rapporto che l’azienda ha con il mercato londinese, sempre più interessato alla qualità del design Made in Italy. “L’apertura dello store monomarca a Londra – spiega Giovanni del Vecchio, CEO Gruppo Giorgetti – si inserisce in una strategia che intende consolidare la nostra presenza sul mercato internazionale e nelle più importanti città del mondo. Questo store sarà il cuore pulsante di Giorgetti nel Regno Unito.”
Sviluppato su due livelli, per una superficie totale di 400 metri quadrati, lo spazio – progettato da Giorgetti – conduce gli ospiti lungo un percorso che parte, al piano terra, dalla zona living, prosegue nell’ambiente dining e cucina, e si conclude nell’area notte e home office. Nel basement, prende vita un secondo living – con la linea di attrezzature fitness della collezione Giorgetti Atmosphere – e una seconda proposta dedicata alla notte, accompagnata da un sistema modulare di cabina armadio. Completa il progetto l’area relax ideata per l’outdoor.
Lo Store mette in scena i molti progetti della collezione Giorgetti, fra novità e pezzi iconici: studiato per dare risalto alla cultura del progetto tipica del brand, ogni elemento, architettonico e d’arredo, è pensato per offrire un vero e proprio lifestyle. “Il nuovo spazio a Londra è pensato come un luogo di esperienza per i clienti – prosegue del Vecchio – ma è dedicato anche ad architetti e interior designer.
Un ambiente creativo in cui possono prendere forma concept su misura, sia nell’ambito residenziale sia nel contract.”
Molti pezzi in mostra sono a firma dell’architetto e designer Carlo Colombo, accompagnato in una sinfonia domestica da altri importanti nomi del design italiano e internazionale – Roberto Lazzeroni, Massimo Scolari, Chi Wing Lo e la coppia di designer Ludovica+Roberto Palomba, interpreti della nuova filosofia della “Maison Giorgetti”, perfettamente chiara nella mente del CEO: “Lo spazio è stato progettato nei minimi dettagli soprattutto per trasmettere la nostra visione strategica, impegnata in quella transizione che a me piace definire dall’oggetto al progetto”. Londra è sempre stata all’avanguardia, spesso una città di prime volte. Insomma, it’s the place to be.
Qui sono comparsi, il primo ombrello moderno nel 1750, il primo sexy shop nel 1732, il primo semaforo nel 1868, e il primo cappello a cilindro nel 1797. Il proprietario, John Hetherington, suscitò un tale scalpore da essere arrestato per disturbo della quiete pubblica a due passi da Buckingham Palace. Oggi anche il brand Giorgetti festeggia “la sua prima volta cockney”. Senza scandali, ma con tanta attesa.