STORIA
Tradizione ebanistica, esperienza e cura dei materiali, unite ad uno sguardo volto al futuro, all'innovazione e alla ricerca continua, fanno di Giorgetti una certezza, da sempre.
Giorgetti inaugura “The Place”, la quintessenza della visione di bellezza del brand.
Un contenitore di meraviglie dove ogni piano è una scoperta tra prodotti iconici Giorgetti e nuove proposte.
È frutto di un progetto totale curato dall’Art Director Giancarlo Bosio in ogni dettaglio.
Giorgetti viene premiata dal Salone del Mobile.Milano con la consegna della serigrafia numerata e a tiratura limitata del primo Manifesto per i suoi 60 anni di partecipazione, fin dalla prima edizione nel lontano 1961.
Giorgetti festeggia il 120° anniversario dalla fondazione. 120 anni di storie, di luoghi e di strade, di oggetti e progetti.
Scopri di piùGiorgetti consolida la propria strategia di crescita in ambito contract e annuncia l’acquisizione del 100% di Battaglia Interior Contractors (ora Battaglia). La storica azienda italiana specializzata nella realizzazione di progetti di interior design destinati al residenziale, all’hôtellerie, al retail e al settore nautico rappresenta, infatti, per Giorgetti lo strumento per rispondere in maniera sempre più efficace alle richieste di servizi chiavi in mano. Condividendo con Giorgetti una visione d’eccellenza che punta sulla qualità estrema dei materiali, alla cura sartoriale dei dettagli e alla definizione di un’estetica senza tempo, Battaglia è in grado di offrire raffinate soluzioni abitative per i grandi spazi, così da trasmettere il valore del made in Italy anche quando si tratta di progetti complessi, bespoke e su ampia scala, che prevedono la definizione architettonica, oltre al progetto d’allestimento.
Giorgetti presenta la prima collezione outdoor “Open-air” alla fiera IMM di Colonia. La collezione Apsara riceve il premio EDIDA-Elle Deco International Design Awards come "Choice of the year" selezionato da Elle Decoration Russia e come "Best Outdoor" selezionato da Elle Decoration China.
Giorgetti presenta al Salone del Mobile.Milano la prima cucina, GK.01, e la prima collezione di accessori, Giorgetti Atmosphere.
Il capitale sociale di Giorgetti è stato acquistato per il 100% dal fondo di Private Equity Progressio.
Lancio del progetto Atelier: il primo a Milano. Altri 6 Atelier sono stati aperti a Anversa, Mumbai, Singapore, Jakarta, Roma e Guangzhou.
Lo stile unico e immediatamente identificabile di Giorgetti è riconosciuto a livello internazionale. Nascono prodotti adatti a uffici executive, soluzioni esclusive e progetti contract.
Avviene la vera svolta stilistica. Giorgetti inizia a collaborare con architetti, urbanisti, intellettuali che non avevano mai disegnato mobili.
Da sempre Giorgetti è in sintonia con l’arte. Lo prova anche la scelta di progettare le proprie collezioni avvalendosi non di designer più o meno famosi, ma di personaggi capaci di interpretare e attualizzare l’antico sapere italiano del “bel disegno”. Questa attitudine si coglie anche nella scelta delle attività istituzionali. Il programma di promozione istituzionale a carattere culturale promosso da Giorgetti si esplicita nella realizzazione di mostre e nella pubblicazione dei relativi cataloghi. A partire dalla metà degli anni Novanta, l’azienda ha realizzato le Mostre “Segnalibro”, “Matite”, “Posate” dedicate a oggetti d’uso appartenenti al novero delle cosiddette “arti minori” e portatori di valori estetici e creativi spesso non riconosciuti. La mostra “Le Macchine Volanti di Corradino D’Ascanio” è dedicata all’inventore del primo elicottero italiano e ha portato il livello della proposta espositiva ad un maggior approfondimento storico-scientifico. Da non dimenticare anche altre due esposizioni culturali “Memoria e Progetto” e il “Centenario Giorgetti 1898-1998”. Le mostre proseguono in Italia e all’estero presso centri di cultura e negozi che distribuiscono la collezione Giorgetti nel mondo, mentre i cataloghi, prodotti da editori internazionali, sono distribuiti in libreria.
Il Centro Ricerche Giorgetti dà vita alla collezione Progetti, l’iconica serie di poltrone e divani con un particolare bracciolo in legno di Pau ferro, nato dall’idea di un antico bastone da passeggio.
Giorgetti rafforza la presenza in Europa aprendo due filiali. Primo confronto con il design: nasce il marchio Matrix, dalla grafica altamente innovativa.
Questa linea di mobili si contraddistingue da subito per una grafica altamente innovativa che restituisce la volontà condivisa di affrontare il nuovo con libertà, rifuggendo i condizionamenti delle tendenze e delle mode. Della linea Matrix, ricordiamo:
Dry • La collezione Dry - firmata da Massimo Morozzi - restituisce appieno la sapienza ebanistica di Giorgetti: la sedia, in faggio massiccio, è lavorata a mano ed è assemblata senza l’impiego di alcun collante, rendendo Dry completamente smontabile. I 32 elementi che compongono la sedia sono assemblati a secco mediante incastri e l’ausilio di una sola vite metallica, con funzione tirante. La policromia amplifica il carattere originale della seduta.
Narciso • Disegnato da Anna Castelli Ferrieri per Giorgetti Matrix, il mobile Narciso nasce per soddisfare le esigenze maschili. Progettato per contenere camicie e cravatte, Narciso è in mogano lucidato con cassetti in mogano massiccio a scorrimento passante ed è dotato di contenitori inseriti ai lati. Il mobile può contenere fino a un massimo di 40 camicie e circa un centinaio di cravatte. Da un’intervista di Anna Castelli Ferrieri (La mia casa - Febbraio 1990) “Sono convinta che progettare significhi fondamentalmente realizzare qualcosa che ancora non esiste. Il progetto di Narciso e’ nato infatti dall’idea che mancava ancora una toilette per uomini, che in fondo sono molto più vanitosi di noi donne”.
Matrix • Di questa collezione, disegnata da Paolo e Adriano Suman, fa parte la poltroncina pieghevole, montata su rotelle, in legno akatio lucidato e laccato. Le cerniere di chiusura sono posizionate al centro del piano del sedile. Lo schienale, a listelli di legno, è flessibile. La poltroncina è un esempio di tecnologia e estrema originalità.
Lancio della collezione Gallery, ispirata alla modellistica del primo Novecento, ma con linee moderne. Si consolida la distribuzione nazionale e internazionale.
Lancio della prima collezione moderna: Gazebo. Giorgetti avvia un importante processo di industrializzazione e innovazione produttiva.
L'azienda avvia la produzione e l’esportazione di prodotti finiti.
Giorgetti continua a rielaborare modelli del repertorio classico, tenendo sempre presente la qualità del prodotto.
Vengono esportati per la prima volta nel mercato statunitense semilavorati intagliati, perfezionando sistemi di produzione standardizzati.
Si aprono nuovi canali di scambio che aumentano la diffusione dei manufatti locali e portano alla regione nuove idee e modelli da riprodurre.
Luigi Giorgetti fonda una piccola bottega a Meda, in Piazza Volta, nel cuore della Brianza, con circa 8 operai, per poi costruire il primo fabbricato in via Manzoni.
Giorgetti S.p.A. è un’azienda dalla tradizione più che centenaria, frutto di una realtà territoriale che si è contraddistinta per laboriosità ed imprenditorialità. Raccontare Giorgetti implica ripercorrere l’evoluzione storica ed economica di Meda, cittadina brianzola situata a circa trenta chilometri a nord di Milano. L’attività artigianale medese ha inizio nelle campagne grazie ai contadini che arrotondano le entrate costruendo attrezzi da lavoro e mobili. A questo si deve aggiungere il fatto che Meda sorge inizialmente intorno ad un importante monastero di suore benedettine fondato nell’VIII secolo e che nel 1195 ha ospitato l’imperatore Enrico VI e, successivamente, l’Imperatore Massimiliano. La laboriosità delle benedettine e l’importanza dei loro ospiti crea le condizioni per una domanda di qualità superiore nella fabbricazione di mobili.
La svolta dell’artigianato locale si verifica nella seconda metà dell’Ottocento, quando la crisi agricola determina la frantumazione delle grandi proprietà terriere ed il conseguente declino della borghesia agraria. Il passo successivo è l’affermazione di una nuova classe dirigente legata alle industrie mobilieri nascenti. A cavallo del XX secolo, Meda si afferma come centro del mobile, capace di concorrere con il prodotto francese grazie a manufatti di qualità, tecniche di lavorazione e di finitura del legno sempre più affinate. Questo significativo miglioramento nella manifattura locale va attribuito all’arrivo dei migliori maestri provenienti dalle scuole d’arte di Parigi, Venezia e Milano; a questo si deve aggiungere la presenza di una scuola di disegno e intaglio comunale, affiancata da quella parrocchiale.
È in questo contesto storico che Luigi Giorgetti inizia la sua avventura imprenditoriale.