PHOTO JOURNAL | Ragione e sentimento
Ragione e sentimento
di Giancarlo Bosio
foto di Giorgio Possenti
"Il Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme è un tuffo nel passato, nelle atmosfere di vacanza e svago anni Trenta – la hall immensa, l’enorme sala da ballo, il salone dei banchetti, le sale delle carte, tutti gli spazi, completamente intatti, esprimono grandeur. Mi ha ricordato 8½ di Federico Fellini, l’atmosfera magica e onirica, il pubblico borghese e intellettuale delle terme di una volta. È un luogo molto fotogenico, affascinante e stimolante, che aiuta a trovare l’inquadratura corretta. Le decorazioni in ceramica sono meravigliose – i colori, le iconografie, la ricchezza dei materiali e dei dettagli si sposano perfettamente con l’architettura razionalista dell’edificio, che non è però quella minimalista di Terragni, è una versione più ricca, un po’ bohémien, dove la ragione incontra la gioia e il sentimento". —Giorgio Possenti
Prosegue il racconto visivo, inaugurato sulle pagine di GM#01, che presenta ai lettori le novità, e lo spirito, delle collezioni Giorgetti attraverso spazi e ambienti, ma anche territori, ricchi di una storia che permette di narrare la loro vera essenza e con essa le sintonie con il nostro mondo. Castrocaro Terme è stato un incontro felice – la struttura è una piccola oasi, una sorta di frozen bubble fine anni Trenta, splendidamente costruita in stile razionalista dall’ingegnere Diego Corsani e magistralmente decorata dall’artistaceramista déco Tito Chini. Tutti gli spazi hanno in comune l’esuberanza dei materiali e delle narrazioni iconografiche (gioco e svago) come il rigore geometrico delle forme (solennità e sobrietà), un mondo in equilibrio tra sentimento e ragione, pulsioni identitarie della cultura architettonica e decorativa italiana del periodo tardo déco, tra le golden age della nostra storia artistica. Abitare questi spazi, oggi, significa vivere o rivivere le situazioni emotive e suggestive dell'epoca, perché tutto è rimasto e mantenuto com’era.Le decorazioni di Castrocaro Terme parlano anche e soprattutto di un territorio emiliano e romagnolo particolare, la provincia di Forlì-Cesena, dove forte è l’eco di Faenza, caput mundi della ceramica. Tutto il ricco apparato decorativo risente della presenza di questa immensa specializzazione e conoscenza; tutto qui è stato tradotto in ceramica dalla mano di Tito Chini, erede della storica Manifattura Fornaci San Lorenzo, nella toscana Borgo San Lorenzo, fondata nel 1906 dallo zio Galileo, geniale e visionario interprete liberty (famoso, tra l’altro, per aver firmato le scenografie della Turandot, diretta in prima mondiale da Arturo Toscanini al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926).
Castrocaro Terme è perfettamente in linea con lo spirito Giorgetti: la bellezza dei dettagli decorativi, i materiali pregiati, le atmosfere uniche fatte di ambienti progettati per esaltare gli elementi essenziali della vita, la bellezza, la cultura come autentiche fonti di senso e significato. Questo si esprime anche in un salto di paradigma concettuale verso spazi di vita che sono specchio di identità, pensiero e desiderio. È questo il cambio di sguardo sempre più necessario, anche per i progettisti-narratori di mondi privati, sospesi tra ragione e sentimento.