PROJECTS & STORIES | #Viaggi nell’Archivio Giorgetti
#Viaggi nell’Archivio Giorgetti. Il palazzo del Principe Saud Bin Khaled.
di Cristiana Colli
È il 1973 quando all’ufficio progetti di Meda arriva una richiesta interessante. Nei documenti d’archivio si leggono ancora con nettezza i cartigli con un indirizzo da favola – Palace Prince Saud Bin Khaled Riyadh. Si tratta del palazzo del principe saudita, e altri dettagli aggiungono fascino e moltiplicano fantasie e rimandi: walls development daughter’s lounge e bed-room – le aree dedicate alle figlie del principe – e walls development family room – l’ambiente living informale.Sono sei le immagini preparate dal team della Giorgetti – tavole e prospetti – curiose per la tecnica e le decorazioni murali delle superfici, gli accostamenti tra gli stili, e l’introduzione di alcuni elementi iconici di quel tempo. In uno dei documenti compare anche il campione del materiale che si sarebbe poi utilizzato, fissato al foglio con una graffetta.
La libertà progettuale della proposta per il palazzo del principe saudita, a tratti anche pop, restituisce gli immaginari del luogo e quelli che in quel tempo si stavano affermando nel mondo del design internazionale. È una libertà che supera il tema esclusivo della fornitura per diventare ponte tra forme, progetti e culture. Nel progetto di interior, costituito da elementi anche tradizionali, spuntano gli inevitabili rimandi ai look di quegli anni, mutuati dal cinema e dalle tendenze del tempo, dove imperavano musica e pantaloni a zampa, tagli di capelli originali e forme arrotondate.
Affondati tra le tavole ad acquerelli dei papier peint, come sketch d’antan, tra foglie, segni e trame dense di colore sbucano quelle che erano già riconosciute come icone di stile, le lampade di Achille e Pier Giacomo Castiglioni create per Flos – la Taccia del 1962 e la Viscontea del 1960.